Accoglienza

Alle attività di accoglienza degli iscritti al primo anno l’Istituto rivolge particolare attenzione.
All’inizio dell’anno scolastico, infatti, i nuovi allievi e i loro genitori vengono accolti dal saluto del Dirigente Scolastico e da tutti i docenti che compongono il Consiglio di Classe.
Inoltre, alle azioni che mirano a far conoscere ai nuovi iscritti i locali e le attrezzature dell’Istituto, vengono affiancate altre forme di accoglienza allo scopo di agevolare il loro inserimento nel nuovo ambiente scolastico. Esse riguardano sostanzialmente tali ambiti:
1. Sviluppare sentimenti di condivisione e appartenenza al gruppo-classe, cercando di conseguire lo “star bene” affettivo e relazionale degli alunni per mezzo di strategie socializzanti (come test d’ingresso, questionari, colloqui volti a cogliere interessi, propensioni, aspettative e motivazioni degli allievi e ad identificare l’ambiente socioculturale in cui vivono; escursione socializzante di un giorno di interesse storico o naturalistico) e attraverso attività che mirano ad una buona conoscenza degli ambienti, delle figure professionali, delle regole e dell’organizzazione della scuola.
2. Promuovere una più efficace “azione didattica”, sia attraverso l’utilizzazione di strumenti volti all’acquisizione, da parte dei docenti, di informazioni sui percorsi di studio già effettuati da ciascun allievo e sulle strategie di apprendimento da essi utilizzate, sia attraverso una collaborazione assidua con le famiglie. Gli insegnanti si impegnano a presentare i programmi con i rispettivi obiettivi, metodi e criteri di valutazione, fornendo altresì indicazioni utili sul metodo di studio più efficace (prendere appunti, uso dei libri di testo, costruzione di schemi e mappe…)
3. Vengono inoltre esplicitate le varie forme di collaborazione tra la scuola e le famiglie (un vero e proprio “patto formativo”) che risultano necessarie per arrivare con sinergia agli obiettivi comuni che ciascuno si aspetta di raggiungere.
Il “Progetto Accoglienza” è consolidato ormai da molti anni, utilizza strumenti collaudati e tesaurizza gli aspetti positivi emersi dalle diverse attività che hanno visto impegnati tutti gli insegnanti delle prime e delle terze classi e non soltanto all’inizio dell’anno scolastico per rendere più sereno il passaggio degli allievi dalla scuola media a quella superiore e al triennio, nella convinzione che la “cura delle relazioni” tra i soggetti coinvolti nelle dinamiche educative possa sviluppare nei ragazzi un’adesione positiva e motivata alle attività scolastiche. Inoltre, al fine di contenere il fenomeno della dispersione scolastica, è prevista la possibilità di sostenere colloqui di orientamento con esperti del settore messi a disposizione dell’istituzione scolastica tramite un accordo di rete con Enti del territorio (Rete-orienta).
OBBLIGO SCOLASTICO
L’innalzamento dell’obbligo scolastico ha suscitato la necessità di avviare percorsi di “didattica orientativa” trasformando l’orientamento in un processo continuo volto al conseguimento di tre peculiari finalità:
 sviluppo dell’identità sociale e culturale dell’alunno
 possibilità di progettare con consapevolezza il proprio futuro professionale
 acquisizione di capacità decisionali.
Il “Ferraris” si propone di realizzare tali finalità, sia mediante le discipline di insegnamento, attraverso le quali evidenziare proficuamente attitudini, interessi, capacità e aspirazioni degli alunni, sia utilizzando l’apporto di agenzie esterne che offrendo questionari, informazioni e seminari potranno 

integrare le attività di orientamento e formazione poste in essere nell’ambito dell’attività didattica (Rete-orienta).
I ragazzi che non intendono continuare gli studi fino al conseguimento del titolo, ottengono un certificato che attesta comunque gli obiettivi raggiunti e le competenze acquisite.
Nel nostro Istituto i ragazzi iscritti al secondo anno e provenienti da altri istituti sono accolti con particolare attenzione: il consiglio di classe, dopo aver vagliato la documentazione inviata dalla scuola di provenienza e aver effettuato la diagnosi delle competenze già possedute dai ragazzi, predispone i tempestivi interventi integrativi inerenti i nuclei fondanti delle discipline non comprese nel percorso già effettuato dagli alunni, in modo da consentire loro di poter affrontare con maggior serenità lo studio di nuovi argomenti.

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